Diritto tributario e societario

Riforma dello sport : dal 31 agosto 2024 nuovi obblighi per le associazioni e le società sportive dilettantistiche

Riforma dello sport

La riforma dello sport e nello specifico, L’art. 16 del D. Lgs. 39/21 ha previsto nuovi obblighi in capo alle associazioni e società sportive dilettantistiche, oltre che per quelle professionistiche, che dovranno dotarsi di modelli di organizzazione, gestione e controllo e codici di condotta, a tutela dei minorenni, soprattutto per quanto concerne la prevenzione delle molestie, violenza di genere e ogni altra forma di discriminazione.

Il termine per adeguarsi ai nuovi obblighi di compliance previsti per il mondo dello sport scade il 31 agosto 2024

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Riforma dello Sport: tutto quello che c’è da sapere

Con la riforma dello sport entrano anche nel mondo dello sport nozioni proprie dell’organizzazione di impresa, da ricollocare nel concetto più ampio di compliance aziendale.

Il legislatore con questa riforma ha introdotto l’adozione obbligatoria di modelli gestionali a valore scriminante nell’ambito dell’ordinamento sportivo, sanzionando espressamente l’omessa implementazione.

Quali sono i requisiti statutari previsti dalla riforma dello sport?

Gli enti sportivi dilettantistici o professionistici devono adeguare i propri statuti a precise prescrizioni, tra cui:

  • Specificare come oggetto sociale l’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche.
  • Vietare la distribuzione di utili per le associazioni e disciplinare la loro distribuzione con precisi limiti per le società.
  • Inserire una clausola che evidenzi l’organizzazione democratica dell’ente per ottenere agevolazioni fiscali.
  • Adottare un modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, nonché un codice di condotta per prevenire e contrastare i fenomeni di abuso, violenza e discriminazione.

Il termine per adeguare gli statuti alla nuova normativa è scaduto il 31 dicembre 2023. La non conformità dello statuto ai requisiti previsti comporta l’inammissibilità alla richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e la cancellazione d’ufficio per gli enti già iscritti, occorre dunque provvedere tempestivamente.

Modelli organizzativi e codici di condotta resi obbligatori dalla riforma dello sport

Oltre all’adeguamento dello statuto, tutti gli enti sportivi dilettantistici sono tenuti ad adottare un modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e un codice di condotta.

  • Il modello deve indicare le modalità di prevenzione e gestione del rischio di abusi, violenze e discriminazioni, i protocolli di contenimento del rischio e le procedure per la gestione delle segnalazioni.
  • Il codice deve contenere gli standard di condotta richiesti all’interno dell’ente, le buone pratiche contro le discriminazioni, i valori dello sport da diffondere, i doveri e gli obblighi di atleti, dirigenti, tecnici e tesserati.

Cosa fare per adeguarsi alla riforma dello sport

Per adeguarsi alla riforma, gli enti sportivi dilettantistici o professionistici devono:

  • Verificare la conformità del proprio statuto ai nuovi requisiti.
  • Adottare un modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva.
  • Adottare un codice di condotta.
  • Iscriversi al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
    Sanzioni per la non conformità

Conseguenze della non conformità

La non conformità dello statuto ai requisiti previsti dal decreto legislativo comporta:

  • L’inammissibilità della richiesta di iscrizione al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
  • La cancellazione d’ufficio dal registro per gli enti già iscritti.
  • Sanzione disciplinare per le singole Federazioni.
  • Per le associazioni o società sportive dilettantistiche o professionistiche che già si sono dotate di modelli 231, si sancisce un’integrazione con conseguente adeguamento alla nuova disposizione normativa.

Il modello di organizzazione e controllo finalizzato a prevenire le condotte vietate andrà strutturato valutando concretamente i rischi della singola società e in base alla dimensione del livello agonistico della stessa.

Il termine ultimo per adeguarsi al dettato normativo è fissato per il prossimo 31 agosto 2024.

Come possiamo aiutarti?

CentoCinquanta offre servizi di consulenza per aiutare gli enti sportivi ad adeguarsi alla riforma dello sport. Possiamo assistervi nella revisione del vostro statuto, nell’adozione di modelli organizzativi e codici di condotta e in tutte le altre pratiche necessarie per la conformità alla nuova normativa.

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